Da testimone vedo l'altro e osservo me stessa ancor più in profondità.
Mi astengo dal giudicare e dall'etichettare.
Mi faccio concava, lascio che il silenzio risieda in me
e la vista si acuisca.
Osservo, accolgo e lascio andare.
Osservo, accolgo e...lascio andare.
Contatto le radici del mio essere
e risiedo in esse
dove la terra profuma ancora dell'ultima lunga pioggia.
Le ombre, i bagliori di luce
ed ogni respiro mi riportano all'essenza.
L'essenza che è la sintesi delle varie dimensioni d'essere.
Sento gratitudine per colui che si muove davanti a me
ed insieme piantiamo il seme dell'equilibrio, della presenza
e della lievità.
Siamo noi stessi gioco ed impegno, slancio e quiete.
Ognuno riparte da se stesso, dalla propria coscienza individuale
senza poter delegare a nessuno i propri passi.
Per realizzare al meglio la propria natura
procediamo così
esperienza dopo esperienza
incontro ad un'ampiezza maggiore
dentro a questo Viaggio.
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