martedì 2 settembre 2014

Oscurità e oscurità

Credo che l'anima abbia forma sferica (se mai ha una forma),
una sfera dove una debole luce penetra un po' sotto la superficie
che brilla di tutti i colori dell'iride,
dove percezioni e azioni coscienti, in forma di bolle di sapone, 
si muovono in vortici e continuamente mutano colore, 
ma solo leggermente.
 Più all'interno non ci sono che deboli tracce di luce, 
quasi come negli abissi marini, e poi l'oscurità.
Oscurità, oscurità.
Ma non un'oscurità minacciosa.
No: un'oscurità materna.

Lars Gustafsson

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