La compassione va oltre le regole. Se non abbiamo
la fortuna di esserlo già da sempre, come si diventa
compassionevoli? Stando con la propria crudeltà, con
l’indifferenza, sentendola, contemplandola e rinunciando
ad agirla. Non negare i cosiddetti sentimenti
negativi, ma anzi percepire il peso, il sapore, il restringimento
dello spazio della coscienza che portano con
sé è il primo passo verso la compassione; farsi spazzini
del cuore, anziché arredatori di luoghi non visitati,
non puliti a fondo, con lo sporco nascosto sotto un
impeccabile tappeto.
Chi crede di essere buono è pericoloso. Solo conoscere
la propria capacità di nuocere e addestrarsi a non
esercitarla può far accedere alla bontà fondamentale,
o intelligenza del cuore.
Chandra Candiani da 'Questo immenso non sapere' (Einaudi 2021)
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